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IL RUOLO DELLE VITAMINE E DEI MINERALI NELLA PREVENZIONE PRIMARIA DELLE MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE

Il continuo incremento della morbilità delle malattie croniche degenerative, unitamente alla difficoltà di individuare una terapia soddisfacente, denuncia chiaramente che l’attuale modello interpretativo delle stesse è inadeguato o quanto meno incompleto. Alla base di questo fallimento vi è la mancata o incompleta conoscenza delle cause che hanno determinato la comparsa delle patologie cronico-degenerative, condizione, questa, che vanifica anche ogni tentativo di prevenzione primaria. Infatti, la prevenzione è primaria quando, conoscendo i meccanismi che intervengono nella genesi delle malattie, è possibile anticipare la comparsa delle stesse.

Appare necessario, pertanto, elaborare un nuovo modello interpretativo delle patologie cronico-degenerative secondo quanto suggerito dagli studi epidemiologici. Su queste premesse gli AA propongono un percorso logico che consente al medico, attraverso lo studio anamnestico dello stile di vita del paziente e del rilievo di segni e sintomi relativi ad organi e sistemi, di riconoscere una mancata funzione di vitamine e minerali, preludio della comparsa di lesioni, prima cliniche e poi anatomo-patologiche, di quelle patologie definite cronico-degenerative quali: ulcere, polipi, sclerosi, degenerazione cellulare, fino alla trasformazione della cellula in cancro.

Gli AA indicano nella “flogosi o infiammazione”, la prima lesione che segue non ad una reazione dell’organismo ad insulti ambientali, chimici, biologici o microbiologici, bensì, ad una mancata protezione delle cellule da questi stessi per carenza di quegli importanti nutrienti che normalmente intervengono nei processi di protezione cellulare. Non riconoscendo la lesione iniziale, cioè la flogosi, come la “madre di tutte le lesioni”, qualunque evento patologico sarà contrastato dalla somministrazione di sostanze chimiche che ancor più accentueranno la carenza di uno o più nutrienti.

Tale errore iniziale potrà, in seguito, comportare la comparsa a cascata di manifestazioni cliniche, prima subdole, poi progressivamente più accentuate, per uno squilibrio tra i vari elementi, facilitando, in tal modo, il passaggio dell’organismo agli stadi successivi della flogosi cioè flogosi plus degenerazione e trasformazione della cellula in cancro. Gli AA, a conclusione del loro studio, indicano i principi fondamentali per l’applicazione della prevenzione primaria delle malattie cronico-degenerative