Variare il tipo di diete aiuta la perdita di peso.  Lo evidenzia una ricerca dell’Universita’ di Toronto, pubblicata sulla rivista Nutrition. Nella ricerca, che ha analizzato i dati di 154 persone, quasi l’80% dei partecipanti ha perso una quantita’  che gli esperti definiscono “clinicamente significativa” di peso corporeo in meno di due anni dopo aver seguito tre diete successive e variabili.Le persone a dieta hanno seguito, in sequenza, una dieta ipocalorica, una dieta a basso contenuto di carboidrati/ricca di grassi e una dieta a digiuno intermittente, perdendo in media 11,1 chilogrammi, quasi il 10% del peso corporeo.”Questo e’ importante -evidenzia Rebecca Christensen,autrice dello studio- perche’  perdere solo il cinque per cento del peso corporeo e’ associato a miglioramenti della funzione cardiometabolica. Il dato evidenzia che abbiamo molti strumenti diversi nella cassetta degli attrezzi tra cui scegliere quando si avvia un intervento dietetico”. Christensen afferma che mantenere la stessa dieta puo’  essere difficile, motivo per cui e’  importante che i risultati dello studio suggeriscano che potrebbe esserci un’alternativa. “Alternare le diete-sottolinea- ha un vantaggio. in quanto cambiare le cose rende piu’  facile attenersi a un regime alimentare”. Sempre piu’  persone tentano di perdere il peso messo su nel periodo di permanenza a casa dovuto alla pandemia, e la studiosa afferma che non esiste un mese giusto per iniziare una dieta. Si tratta solo di partire. L’obiettivo,poi, non deve essere un indice di massa corporea molto basso. “Sappiamo che non e’  necessariamente fattibile-conclude Christensen-  ma  almeno si sta cercando di raggiungere il peso che si sa essere benefico per la salute”.

Lucia Limiti