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Obiettivo compliance: la dieta che funziona è quella che si segue.

Nell’ambito degli interventi comportamentali di gestione del peso, sono state trovate associazioni positive tra aderenza alla terapia e perdita di peso. Ma quale sia il livello di aderenza necessario per raggiungere una perdita di peso clinicamente significativa non è ancora chiaro.

Lo ha indagato uno studio recente esaminando in particolare i livelli di aderenza associati a una perdita di peso ≥ 5% – <10% o ≥ 10% in un programma di gestione del peso intensivo che includeva tre modalità di accesso: (1) 24 incontri settimanali in 6 mesi, (2) sito web di riferimento, (3) l’applicazione mobile.

 

Per valutare l’impatto dell’aderenza, 147 partecipanti sono stati inclusi nelle analisi e l’aderenza è stata definita come frequenza d’uso delle tre modalità di accesso. Le misure antropometriche sono state rilevate al basale e a 6 mesi.

 

In questi 6 mesi, l’aumento della probabilità di raggiungere una perdita di peso ≥ 5% – <10% è risultato associato alla frequenza di circa un terzo (35,4%) delle riunioni settimanali, l’uso del sito web in circa il 25% dei giorni e l’uso dell’applicazione mobile nel 16,1% dei giorni.

La partecipazione a circa due terzi (64,5%) delle riunioni, l’uso del sito web del 41,6% dei giorni e l’uso dell’applicazione mobile del 14,7% dei giorni sono stati associati a una perdita di peso clinicamente significativa ≥ 10%.

 

La frequenza delle riunioni di gruppo era il più forte fattore predittore della perdita di peso a 6 mesi.

 

Sebbene l’aderenza a un programma di gestione comportamentale del peso fosse un importante fattore predittivo di perdita di peso, non

erano necessari livelli estremi per ottenere una perdita di peso clinicamente significativa.

 

In ogni caso l’uso di obiettivi ragionevoli e condivisi nel percorso di perdita di peso e la professionalità del nutrizionista fanno sempre la differenza!

 

 

Autori: Johnston CA, Moreno JP, Hernandez DC, Link BA, Chen TA, Wojtanowski AC, Foster GD, Foreyt JP

Fonte: Int J Obes (Lond). 2018 Oct 9. doi: 10.1038/s41366-018-0226-7.

Link della fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30301963