Le albicocche (frutto di Prunus armeniaca), ricche di betacarotene e licopene, sono utili per la pelle e contro colesterolo e radicali liberi. Quando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano queste sferette dolci e vellutate sono soprattutto betacarotene e licopene. Queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo: 51 calorie in totale. Le albicocche sono inoltre alimenti ad alto contenuto di fibre, utili per dimagrire e tenere sotto controllo l’iperglicemia.  Hanno inoltre un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi. Dai noccioli delle albicocche si ricava un olio molto usato per la cosmesi naturale. Calorie e valori nutrizionali delle albicocche100 g di albicocche contengono 48 calorie. Inoltre, per 100 g di prodotto abbiamo:

Lipidi 0,4 g,Colesterolo 0 mg,Sodio 1 mg,Potassio 259 mg,Glucidi 11 g,Fibra alimentare 2 g,Zucchero 9 g,Proteine 1,4 g,Vitamina A 1.926 IU,Vitamina C 10 mg,Calcio 13 mg,Ferro 0,4 mg,Magnesio 10 mg

Un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli ormoni sessuali.

Alessandro Magno scoprì le albicocche in Armenia, ma furono gli Arabi a portarla nel bacino del Mediterraneo, sino a noi.

Quando si lasciano diventare troppo molli, le albicocche perdono le sostanze che hanno la massima capacità nutritiva nel momento in cui il frutto è maturo; è quindi indicato mangiarle quando sono ancora sode. Le albicocche andrebbero tenute al fresco, e separate da altri alimenti, dato che possono facilmente assorbire gli odori, specie quelli di frutta.

 

Margherita Russo