La Terra dei Cachi, in realtà, è l’Asia. Il Diospyros Kaki è un albero da frutto antichissimo, della famiglia delle Ebenacee, tra i primi ad essere coltivati dall’uomo, che ha probabilmente avuto origine in Cina, e poi si è diffuso in Estremo Oriente in Europa e in America a metà del diciannovesimo secolo; in Italia l’albero è arrivato a fine ‘800 . In italiano il frutto è detto cachi o   kaki (più raramente caco al singolare), con tutte le possibili varianti dialettali: nel napoletano ad esempio è conosciuto come legna santa,in Toscana come diospero.

In cucina :
Il frutto andrebbe mangiato o usato nelle varie ricette solo una volta che sia perfettamente maturato: se acerbo dà il classico gusto “allappato”, dovuto alla grande quantità di tannino per uso domestico può essere comprato ancora non perfettamente maturo, poiché raggiunge la maturazione velocemente: un piccolo trucco per accelerare questo processo è quello di sistemare il frutto vicino a delle mele
Data la dolcezza del frutto maturo, in cucina è destinato ad essere un ottimo dessert, già in purezza.

1) Sono diuretici e rimineralizzanti: i cachi contengono una grande quantità d’acqua (circa l’80%) e molti sali minerali in particolare potassio. Ecco perché il consumo è consigliato a chi vuole depurarsi ma anche ad esempio agli sportivi che hanno bisogno di più riserve di sali minerali.

2) Contengono fibre: sono quindi un ottimo lassativo naturale. Il momento migliore per consumarli è la mattina a colazione.

3) Sono super energetici. I cachi sono particolarmente ricchi di zuccheri e calorie, ideali per i bambini, gli sportivi, gli astenici .

4) Contengono vitamina C. La quantità è variabile a seconda della maturazione del frutto, sempre meglio mangiarli quando sono maturi anche per evitare  che provochino quella fastidiosa sensazione astringente sul palato.

5) Sono ricchi in betacarotene. Come tutta la frutta e la verdura di color arancione, anche i cachi sono ricchi di questo nutriente, precursore della vitamina A, antiossidante, utile al sistema immunitario e al benessere della pelle.

6) Hanno virtù epatoprotettive, ovvero proteggono il fegato, ma sono anche ottimi per mantenere in buona salute stomaco e intestino, in particolare la flora batterica.

Dato l’elevato contenuto di zuccheri, infatti, i cachi sono sconsigliati a chi soffre di diabete e di obesità.

Un consumo molto limitato è invece concesso a chi è a dieta, sempre meglio togliersi la voglia di dolce consumando uno di questi frutti piuttosto che buttarsi su snack, merendine o altri dolci raffinati

Valori nutrizionali
Un etto di kaki corrisponde a circa 65 calorie. Il frutto è composto quasi all’80 per cento d’acqua, fino al 18 per cento di zuccheri, e ha percentuali bassissime di proteine e grassi, rispettivamente 0,80 e 0,40 per cento, mentre presenta circa un 2,5 per cento di fibre. Contiene vitamina C e betacarotene; tra i minerali il più presente è il potassio, in notevole quantità, seguito da  fosforo,magnesio ,calcio e sodio .