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L’assunzione regolare di pasti pronti è correlata all’obesità e a diverse malattie non infettive, come le malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete mellito e tumori.

Le insidie di un piatto pronto

Gli alimenti trasformati forniscono calorie spesso in eccesso e sono arricchiti con zuccheri raffinati, grassi saturi e trans, esaltatori di gusto e conservanti contenenti fosfato.

Il glutammato monosodico induce livelli elevati di stress ossidativo e lipogenesi epatica, fino all’obesità e al diabete mellito di tipo 2. Allo stesso modo, l’assunzione di sale oltre lo standard influisce negativamente sul sistema cardiovascolare, sul sistema renale e sul sistema nervoso centrale, in particolare sul cervello.

A livello globale, l’uso eccessivo di conservanti e additivi contenenti fosfato contribuisce all’assunzione eccessiva di fosfato attraverso il cibo e gli esperti della nutrizione, compresi i medici, non sono ben informati sugli effetti negativi dei conservanti fosfatici sulla salute umana. L’eccesso di fosfato nella dieta spesso porta a tossicità, potenziando lo sviluppo di malattie renali.

I meccanismi coinvolti negli effetti avversi correlati al fosfato non sono spiegabili.

Studi recenti hanno suggerito che alti livelli ematici di fosfato provocano la calcificazione vascolare attraverso la deposizione di Ca2+ e una alterazione sostanziale del fattore di crescita dei fibroblasti-23 e il calcitriolo.

Significato clinico

Il cibo pronto preconfezionato nasconde ingredienti spesso in eccesso. Meglio acquistare le materie prime e cucinare, con piacere, un piatto semplice e sano.

 

 

Susmita Sinha, Mainul Haque

Cureus. 2022 Sep 4;14(9):e28762. doi: 10.7759/cureus.28762. eCollection 2022 Sep.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36105908/