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stanchezzaAffaticamento, stanchezza, debolezza. Alcuni alimenti possono aiutare a superare quel senso di spossatezza che molte persone avvertono durante la stagione primaverile.

Avena
L’avena è consigliata per la prima colazione in quanto dona al nostro corpo l’energia per affrontare la giornata. Questo cereale favorisce il funzionamento dell’apparato digerente e contribuisce a mantenere stabile il livello degli zuccheri nel sangue.
L’avena, inoltre, apporta fibre, fosforo e magnesio, utili a contrastare la stanchezza, insieme alla vitamina B1, che contribuisce a trasformare in energia il cibo che ingeriamo.

Spinaci e legumi
Gli spinaci ed i legumi, tra cui le lenticchie, sono tra le fonti vegetali principali ricchi di ferro e quindi indicati per evitare i cali di energia: bassi livelli di ferro possono causare stanchezza fisica e mentale, oltre che difficoltà di concentrazione, insonnia e perdita dell’appetito. Spinaci e legumi contengono inoltre magnesio, potassio e vitamine del complesso B. Insieme al ferro, anche il magnesio contribuisce alla produzione di energia nel nostro organismo, oltre al mantenimento di un corretto tono muscolare, alla regolazione del sistema nervoso e dell’apparato digerente.

I legumi possono sostituire la carne per quanto riguarda l’apporto di ferro e proteine. Rispetto alla carne, essi contengono una quantità minore di calorie e grassi a parità di quantità.  I legumi possono essere consumati sia a pranzo che a cena, come contorno ma anche come alimento principale di zuppe e minestre, o come condimento per il riso o per la pasta.

Frutta secca e semi oleosi
La frutta secca ed i semi oleosi (come semi di zucca, di girasole o di lino) sono in grado di apportare al nostro organismo proteine di alta qualità e acidi grassi omega-3, che contribuiscono a combattere la sensazione di affaticamento, fornendo al nostro organismo la possibilità di produrre energia per tempi prolungati.
Sia frutta secca che semi possono inoltre concorrere nell’arricchire la nostra dieta di elementi essenziali quali manganese, ferro, rame, magnesio, fosforo, vitamina B1, B2, B5 e B6, che cono coinvolti nell’insieme nella produzione dell’energia necessaria al nostro organismo per affrontare la giornata.
Nocciole, semi di sesamo e semi di zucca sono poi tra le fonti principali di triptofano, fondamentale per contrastare la stanchezza. Il nostro organismo è inoltre in grado di trasformare in fonti di energia le proteine contenute in frutta secca e semi oleosi.

Yogurt
I probiotici contenuti nello yogurt possano essere considerati una delle armi migliori per combattere la cosiddetta “Sindrome da stanchezza cronica”. È quanto emerge da un recente studio condotto dall’Università di Toronto.
Lo yogurt contiene fermenti in grado di contribuire al mantenimento di un corretto equilibrio della flora intestinale, aiutando l’organismo ad eliminare gli agenti patogeni e i batteri dannosi. I probiotici contribuirebbero inoltre ad aumentare i livelli di triptofano, un precursore della serotonina, ritenuto in grado di favorire lo sviluppo di una sensazione generale di calma e di rilassatezza. È consigliato scegliere lo yogurt bianco al naturale, privo di zuccheri aggiunti e biologico, da consumare a merenda o a colazione.

Fonte Redazione InformaSalus.it