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Sono circa 463 milioni le persone colpite da diabete di tipo 2 nel mondo e si stima che questo numero raggiungerà i 578 milioni entro il 2030 e i 700 milioni entro il 2045.Il rischio di diabete è legato a vari fattori dello stile di vita come attività fisica, obesità, alcol, fumo e dieta scorretta. Tra questi, la dieta è l’elemento più importante.

I cereali integrali

I cereali integrali (WG), come elementi di una dieta sana, contengono crusca esterna, germe ed endosperma interno dei cereali, che sono ricche fonti di fibre alimentari, antiossidanti e vari micronutrienti.

I cereali integrali possono diminuire la glicemia influenzando il metabolismo del glucosio nei muscoli scheletrici. Gli effetti glucoregolatori dei cereali integrali possono essere descritti anche dal loro alto contenuto di fibre. La fibra può limitare la secrezione di insulina rallentando lo svuotamento gastrico e il picco glicemico.

Il consumo di queste fibre riduce le risposte glicemiche postprandiali. Il maggiore volume e la minore densità di energia dei cereali integrali possono anche promuovere la sazietà.

Rispetto ai cereali raffinati, i cereali integrali sono più difficili da digerire e, pertanto, possono comportare una risposta insulinica inferiore e una glicemia postprandiale più controllata.

I dati relativi all’associazione tra assunzione di cereali integrali e diabete di tipo 2 non sono del tutto omogenei.

Diversi studi prospettici hanno mostrato una riduzione del 20%-30% del rischio di diabete di tipo 2 da una maggiore assunzione di WG o fibre di cereali. Nelle due ultime revisioni al riguardo, i ricercatori hanno riscontrato un’associazione protettiva tra consumo di cereali integrali e diabete.

La meta-analisi

I ricercatori hanno analizzato undici studi prospettici di coorte, inclusi 463.282 partecipanti e 37.249 casi di diabete di tipo 2. Il rischio relativo raggruppato (RR) per la categoria di assunzione di WG più alta rispetto a quella più bassa indicava una diminuzione del 21% del rischio di T2D.

Ogni consumo aggiuntivo di 50 grammi di WG al giorno è risultato associato a una riduzione del 23% del rischio di T2D. L’associazione non lineare di WG e T2D ha rivelato che l’assunzione di 60 grammi di WG al giorno darebbe il massimo beneficio per prevenire il T2D.

I risultati non sono stati influenzati da nessuno studio individuale.

Non è stata documentata alcuna evidenza di bias di pubblicazione.

Significato clinico

Questa meta-analisi ha dimostrato che il consumo di WG era inversamente associato al rischio di incidenza del diabete di tipo 2. Una maggiore assunzione di WG è stata associata a un’incidenza inferiore del 23% di diabete di tipo 2.

Inoltre, l’assunzione ottimale di cereali integrali era di circa 50-60 grammi al giorno.

 

 

Autori: Faezeh Ghanbari-Gohari, Seyed Mohammad Mousavi, Ahmad Esmaillzadeh

Fonte: https://doi.org/10.1002/fsn3.2811