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Insonnia ?Colpa di un’alimentazione errata.Le 10 regole per dormire bene

sonnoUn’alimentazione sbagliata può essere tra le cause dell’insonnia, disturbo che riguarda 13 milioni di italiani, il 15% della popolazione. Lo ricordano i nutrizionisti dell’Osservatorio Grana Padano che hanno valutato le abitudini alimentari di un campione di 8500 persone al fine di valutare il consumo di alimenti ‘eccitanti’ da parte degli italiani. Alimenti come caffè, tè, cola o cacao nelle ore serali aumenta infatti il rischio di un sonno disturbato.

Dalla ricerca è emerso che  consumo quotidiano di caffè è maggiore di una tazza al giorno, mentre la dose media di cioccolato è di 2,5 porzioni alla settimana.

Dagli esperti dell’Osservatorio Grana Padano ecco quindi 10 regole per dormire bene 1. Mantenere un orario regolare del ciclo sonno-veglia: svegliarsi presto al mattino, evitando di dormire durante il giorno ed andare a letto in un orario consono e regolare, evitando attività stimolanti nelle ore serali.
2. Assicurarsi che l’ambiente in cui si dorme sia idoneo al riposo. Alcune persone sono molto sensibili alla luce, altre ai rumori. La camera da letto dovrebbe essere al buio e silenziosa, ad una temperatura adeguata e areata.
3. Non usare il letto per attività diverse dal sonno, come scrivere, guardare la televisione, usare PC o altri dispositivi elettronici.
4. Fare una cena leggera tre ore prima di addormentarsi, evitare cibi fritti e alimenti troppo grassi.
5. Evitare bevande come caffè, tè, cola o bevande che contengono caffeina.
6. Evitare cioccolato e alimenti ad effetto stimolante.
7. Bere tanta acqua e idratarsi, soprattutto nella prima parte della giornata.
8. Bere una tisana o del latte caldo almeno 30 minuti prima di coricarsi.
9. Mangiare equilibrato, consumando ad ogni pasto frutta, verdura, cereali, proteine di origine animale (formaggio, uova, carne o pesce) o vegetali (legumi e prodotti della soia).
10. Prediligere attività rilassanti prima di coricarsi, come fare un bagno caldo o leggere un buon libro.

fonte Redazione informasalus.it