uovaLe uova sono un cibo molto energetico, ma non solo: se  introdotte nelle giuste dosi, aiutano la funzionalità del fegato. Attraverso la colina, aminoacido utile per il funzionamento sistema epatico di cui sono ricche, stimolano la secrezione della bile e, legandosi ai fosfolipidi, aiutano a prevenire l’ossidazione e l’accumulo dei grassi nel fegato. La colina agisce prevenendo la formazione dei depositi di grasso e colesterolo sulle arterie, che costituiscono l’anticamera dell’arteriosclerosi. Ancora uno studio che sembra ridimensionare la “pericolosità” del colesterolo contenuto nelle uova. A condurlo, alcuni ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma che, dopo aver valutato la frequenza del consumo di uova e il rischio di malattia cardiovascolare in quasi 38mila uomini e 33mila donne, seguiti per 13 anni nell’ambito di due studi osservazionali  (Cohort of Swedish Men e Swedish Mammografy Cohort), non hanno riscontrato alcuna associazione significativa fra consumo di uova e rischio di infarto miocardico o di ictus. Negli uomini, ma non nelle donne, solo un considerevole consumo (uno o più uova al giorno) è risultato associato con un aumentato rischio di scompenso cardiaco.

Questi risultati si aggiungono a quelli di vari altri studi che hanno confermato che un consumo moderato di uova può far parte di una dieta salutare .La demonizzazione di questo alimento, dovuta alla sua percentuale di colesterolo, rappresenta, però, tuttora, un deterrente per molti. In realtà, quattro uova a settimana, distribuite nei vari giorni, possono essere consumate da tutti e ormai ne vengono normalmente previste due a settimana anche per chi ha il colesterolo alto .Sarebbe un errore però focalizzare l’attenzione solo sul numero di uova senza ricordare che per la prevenzione della malattie cardiovascolari bisogna cambiare lo stile di vita e mantenere un giusto peso tramite un’alimentazione equilibrata e una giusta attività fisica. Nell’ambito di questo programma, due uova a settimana non sono certo pericolose e possono rappresentare una valida e piacevole alternativa ad altri secondi. Del resto, le uova sono economiche, hanno un apporto calorico modesto e un contenuto di sostanze nutritive molto elevato, a cominciare dalle proteine “nobili” la cui qualità è tale da essere addirittura presa come riferimento per il confronto con le altre fonti proteiche .

Vi sono però dei casi in cui le uova non devono essere consumate. Prima di tutto chi soffre di calcoli deve escludere le uova dalla dieta poiché la colecistochinina contenuta nel tuorlo stimola la cistifellea a contrarsi (per far defluire la bile nell’intestino) provocando coliche. Anche in caso di sistema immunitario indebolito, di allergie e di intolleranze alle proteine dell’ uovo quest’ultimo va bandito dalla dieta, come pure i cibi che lo contengono

Proteggono anche cuore e sistema immunitario

Inoltre, le vitamine  presenti nelle uova  riducono il livello di omocisteina, fattore di rischio dei disturbi cardiaci mentre l’apporto di ferro cura le anemie e tonifica il sistema immunitario, con benefiche ripercussioni sulla funzionalità metabolica. Alcuni studi confermano poi che la colina (una lecitina che si trova nel tuorlo) riduce l’assorbimento intestinale ed ematico non solo relativamente al colesterolo contenuto nelle uova, ma anche degli alimenti assunti con esso, nello stesso pasto.

Le  uova sono un ottimo alimento a tutte le età poiché contribuiscono alla regolazione metabolica e garantiscono elasticità e tonicità dei tessuti.

Ricordiamo però che i bambini piccoli devono iniziare ad assumere prima il tuorlo (dai 5 mesi) e poi l’albume (dai 12 mesi in poi).

– Per chi svolge un lavoro “a tavolino”, sostituire nel pasto di mezzogiorno la cotoletta con un  uovo serve ad alleggerire il pranzo e ad evitare il letargo pomeridiano.

– Nelle donne in fase mestruale o dopo la gravidanza, aiutano a reintegrare il ferro.

– In chi segue una dieta vegetariana, sono utili per garantire il corretto apporto di vitamina B12, fondamentale per il metabolismo del tessuto nervoso, la prevenzione della degenerazione mentale, la maturazione dei globuli rossi e la produzione del Dna, oltre che per combattere lo  stress.

– Negli sportivi ,sono preziose per il contenuto di proteine ad alto valore biologico e per lo zinco, utili per l’efficienza della massa muscolare.

– Negli anziani sono ideali per compensare la minore assunzione di carne in seguito a difficoltà di masticazione e digestione, tipica della terza età.

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