Ci sono 10 volte la quantità di cellule microbiche nell’intestino umano che nell’intero corpo umano, per un totale di circa 100 trilioni di microbi, che rappresentano fino a 5000 specie diverse. In pratica, nel nostro corpo sono più numerosi gli ospiti che le cellule con il nostro DNA!

Solo in tanti e hanno un peso di circa 2 kg.

La composizione del microbiota intestinale include batteri, virus, funghi e parassiti.

In particolare, i batteri all’interno del microbioma intestinale sono coinvolti nella raccolta di energia dal cibo, nel bilanciamento della composizione batterica benefica e opportunistica e nella produzione di neurotrasmettitori, come serotonina, enzimi e vitamine. Ad esempio, la vitamina K, prodotta dai batteri, è coinvolta sia nelle funzioni immunitarie che metaboliche. Di conseguenza, quando c’è uno squilibrio nelle specie batteriche, potrebbe verificarsi una malattia.

Effetti di diete diverse sul microbiota

La dieta gioca un ruolo fondamentale sulla composizione del microbioma intestinale e quindi sullo sviluppo di malattie, in particolare l’obesità e il diabete di tipo II. componenti dietetici specifici che si trovano comunemente nella dieta “vegetale” e “mediterranea” svolgono un ruolo nello spostamento della composizione microbica.

Fibra, inulina probiotica, amido resistente nonchè polifenoli, flavonoidi hanno effetti benefici sulla popolazione microbica.

L’evidenza indica che c’è una riduzione nei batteri benefici, ,nella popolazione obesa a causa di abitudini alimentari in cui abbondano grassi, zuccheri e sono poche le fibre.

Questo spostamento dei batteri, a causa di scorrette abitudini alimentari, potrebbe portare alla sindrome metabolica e al diabete di tipo II, a causa di un’infiammazione cronica di basso grado.

Significato clinico

La ricerca scientifica attuale dimostra che l’adozione di una dieta a base vegetale come intervento dietetico terapeutico, ha effetti benefici sul microbioma dell’ospite, aiutando a ridurre l’infiammazione, migliorare la sensibilità all’insulina e promuovere un equilibrio energetico ottimale

 

 

Autori: Ashley Beam, Elizabeth Clinger, Lei Hao

Fonte: Nutrients. 2021 Aug 15;13(8):2795. doi: 10.3390/nu13082795.

Link della fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8398149/